Prezzo ozonoterapia L’ozonoterapia è sulla bocca di tutti, è la terapia più utilizzata nel trattamento dell’ernia discale ed è oggi utilizzata sia per curare patologie umane che veterinarie.
E’ ormai normale trovare articoli sull’ozono in ogni quotidiano o pagina web, ma quali sono i costi da sostenere? su questo c’è più reticenza. cosa incide sui costi dell’ ozonoterapia la premessa è che non esiste un costo unico, l’ozonoterapia ha costi differenziati in base alle diverse tecniche utilizzate, alle diverse patologie trattate, agli eventuali macchinari ausiliari necessari alla somministrazione (amplificatore di brillanza, tac, ecografo), agli ambienti in cui viene praticata (studio medico, ambulatorio, sala operatoria)
Il luogo geografico (diversi i costi in uno studio di provincia o in un poliambulatorio di una grande città, significative le differenze tra il nord e il sud del paese).costi ozonoterapia paravertebrale e guidata per ernie e protrusioni discali. cosa scegliere tra ozonoterapia guidata e quella paravertebrale? l’ozonoterapia guidata è l’evoluzione della tecnica paravertebrale ed è proprio per questo che è da preferire per la cura di ernie e protrusioni discali. nella nostra clinica alle porte della metropoli , abbiamo deciso di trattare tutti i pazienti con ernie e protrusioni con ozonoterapia guidata per garantire loro una risoluzione del quadro doloroso più rapida.
Come avviene l’infiltrazione di ozonoterapia nelle due tecniche nella tecnica paravertebrale il medico utilizza l’ecografo per individuare il punto dove iniettare la cura. l’ecografo però non permette di ottenere una precisione accurata e l’iniezione viene effettuata ad alcuni centimetri di distanza dall’ernia o dalla protrusione. l’ozonoterapia guidata viene invece effettuata avvalendosi di un amplificatore di brillanza o di una tac. questi strumenti innovativi permettono d’iniettare il farmaco a pochi millimetri dall’ernia. la maggior vicinanza dell’iniezione all’ernia consente di ottenere una guarigione molto più rapida.
Sedute necessarie di ozonoterapia la tecnica paravertebrale necessita mediamente di 12 sedute per arrivare alla risoluzione del quadro doloroso. l’ozonoterapia guidata permette di ottenere gli stessi risultati con solo 4 sedute. il paziente trae un duplice vantaggio dalla tecnica guidata. infatti non solo guarisce prima e può riprendere le sue normali attività ma risparmia anche una notevole dose di tempo perché deve recarsi presso lo studio medico solo 4 volte invece di 12. i benefici dell’ozonoterapia
Negli ultimi anni questa tecnica viene sempre più utilizzata per l’alta percentuale di guarigione o di sollievo dal dolore (stimata a circa il 90%). essendo una terapia che non presenta particolari controindicazioni, viene sempre più consigliata dai fisioterapisti in tutto il mondo. i principali benefici dell’ozonoterapia riguardano l’azione rigenerante, disidratante e analgesica comportati dalla terapia. inoltre, il numero di recidive dopo il trattamento è molto basso. le controindicazioni
L’ozono è un gas presente già naturalmente nel nostro organismo, per cui l’ozonoterapia non presenta particolari controindicazioni. viene sconsigliata in stato di gravidanza o in persone affette da particolari patologie. vi consigliamo sempre di rivolgervi a un fisioterapista specializzato cercando referenze su un portale specializzato o sul sito ufficiale dell’ordine. ozonoterapia: funziona davvero? questo trattamento è ritenuto uno dei migliori per la cura dei problemi sopraelencati ed è a tutti gli effetti un trattamento ufficiale e riconosciuto. come detto in precedenza, il tasso di recidive dopo il trattamento è minimo e gli effetti indesiderati sono pressoché inesistenti.
I costi dell’ozonoterapia i costi del trattamento variano a seconda della patologia da trattare e dal fisioterapista. secondo le ultime stime (media italiana) la prima visita non dovrebbe superare i 120 euro, mentre le successive sedute i 70 euro.
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L’ozonoterapia consiste nell’uso di una miscela di ossigeno e ozono per scopi terapeutici. Esistono diverse modalità di somministrazione dell’ozono a seconda della patologia da trattare.The American Cancer Society, considera l’ozonoterapia e l’esposizione a ozono inutili o dannose, e diverse revisioni sistematiche confermano l’assenza di evidenze sanitarie positive. Secondo altri punti di vista la validità scientifica di questa forma di terapia sarebbe controversa: se taluni ritengono che l’ozono abbia proprietà terapeutiche, altri ritengono che si tratti di una pratica non scientifica priva di effetti benefici. L’Istituto Superiore di sanità, rilevando la mancanza di dati qualitativamente e quantitativamente sufficienti a generare delle evidenze scientifiche, nel 2006 convocò una conferenza di consenso al fine di analizzarne i principali aspetti epidemiologici, economici e organizzativi del trattamento per lombosciatalgie da ernia discale. La stessa Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia fa rientrare tale pratica nell’alveo delle medicine non convenzionali per le quali deve essere doverosamente informato il paziente circa le riserve esistenti sulla asserita efficacia terapeutica. Secondo i sostenitori di questa tecnica si otterrebbero, nei casi di dorsopatia, risposte positive fino al 70-80% dei casi. Secondo ricercatori dell’Università di Siena la tecnica sfrutterebbe i seguenti meccanismi d’azione sul dolore:
- L’attivazione del sistema antinocicettivo discendente.
- Rilascio di endorfine, che bloccano la trasmissione del segnale nocivo al talamo e la corteccia cerebrale
- Ipostimulatione con elevazione della soglia di attivazione, collegato alla degenerazione ossidativa dei nocicettori-C.
- Simultanea stimolazione psicogena del sistema analgesico centrale indotta dalla iniezione di gas, in qualche modo a causa di un utile effetto placebo.
- Localizzata ossigenazione e analgesia, importante in termini di rilassamento muscolare e vasodilatazione e riattivazione del metabolismo muscolare, favorendo l’ossidazione del lattato e la conseguente neutralizzazione dell’acidosi, inoltre si ottiene una maggiore sintesi di adenosina trifosfato (ATP) con riassorbimento del Ca2+ e infine un riassorbimento dell’edema. Inoltre, un ulteriore effetto analgesico può essere derivato dalla induzione di enzimi antiossidanti.
Prove su animali dimostrerebbero che l’iniezione di ossigeno decomprime l’ernia del disco con conseguente ritiro del disco, ciò con prove sufficienti sulla sicurezza del trattamento clinico. (Wikipedia)