Ozonoterapia cervicale 

Ozonoterapia cervicale  per curare l’ernia che è un disturbo che affligge milioni di persone in tutto il mondo, causando dolore, disagio e limitando spesso la mobilità quotidiana.

Dato il numero sempre crescente di persone che ne soffrono e la necessità di trattamenti efficaci ma poco invasivi, la ricerca medica ha ricercato terapie alternative alle tradizionali per permettere ai pazienti una rapida ripresa ed evitare nella maggioranza dei casi l’intervento chirurgico. L’ozonoterapia, che consiste nell’infiltrazione in sede di una miscela di ossigeno e ozono, è uno dei migliori trattamenti per coloro che lottano contro i dolori persistenti dell’ernia cervicale.

Questo articolo esaminerà l’incidenza dell’ernia cervicale, descrivendo in dettaglio i sintomi e le cause, e vi sottoporrà alcuni casi clinici sul trattamento di ernie cervicali con ozonoterapia. Che cosa è un’ernia cervicale? L’ernia cervicale, o ernia del disco cervicale, è una condizione che si verifica quando uno dei dischi che si trovano tra le vertebre del collo (la colonna cervicale) si danneggia e sporge, esercitando pressione sui nervi circostanti o sul midollo spinale.

Questo processo può causare dolore al collo, rigidità, intorpidimento o debolezza nelle braccia.  Cause e sintomi dell’ernia cervicale Le cause dell’ernia cervicale possono variare e includono invecchiamento, lesioni traumatiche, sollevamento di pesi in modo non corretto, o semplicemente l’usura generale nel corso del tempo.

Fattori di rischio possono includere un lavoro fisicamente impegnativo, obesità o una predisposizione genetica. I sintomi dell’ernia cervicale possono variare a seconda della gravità e della posizione dell’ernia.  I sintomi comuni includono: Dolore al collo, che può irradiarsi alle braccia o alle mani Intorpidimento o formicolio nelle braccia, nelle mani o nelle dita

Debolezza nei muscoli delle braccia, delle mani o delle spalle Difficoltà di coordinazione e problemi di equilibrio. In alcuni casi, se l’ernia è molto piccola, può non causare alcun sintomo. Terapie per l’ernia cervicale Il trattamento dell’ernia cervicale dipende dalla gravità dei sintomi e dalla presenza di complicazioni. I trattamenti conservativi comprendono farmaci antidolorifici, fisioterapia, esercizi di rafforzamento e stretching, riposo e utilizzo di un collare cervicale.

Se i sintomi non migliorano con il trattamento conservativo, o se ci sono complicazioni come debolezza significativa o difficoltà a camminare, può essere necessario un intervento chirurgico. Questo può includere una discectomia (rimozione del disco danneggiato) o una fusione spinale (unione di due o più vertebre insieme).

Ozonoterapia per l’ernia cervicale  L’ozonoterapia è uno dei migliori trattamenti per l’ernia cervicale e consiste nell’iniezione di una miscela di ossigeno e ozono vicino alla sede dell’ernia.  L’ozonoterapia riduce l’infiammazione e il dolore, migliora la circolazione sanguigna e stimolando il corpo a riparare il tessuto danneggiato.

Alcuni studi hanno dimostrato che è efficace nel ridurre il dolore e migliorare la funzionalità in persone con ernia cervicale. Quale ozonoterapia scegliere per curare l’ernia cervicale? Vi sono principalmente 4 tipi di infiltrazioni per effettuare trattamenti di ozonoterapia adatti all’ernia cervicale  ozonoterapia intraforaminale    anche detta ozonoterapia RX guidata
ozonoterapia paravertebrale  ozonoterapia ecoguidata   ozonoterapia intradiscale

In tutti e quattro i metodi la miscela di ossigeno e ozono è la medesima ma cambia il metodo infiltrativo. Presso la nostra struttura effettuiamo esclusivamente ozonoterapia RX guidata perché consente una guarigione più rapida e permette quindi ai pazienti di ritornare alle loro attività quotidiane in tempi più brevi.

Link Utili:

L’ozonoterapia consiste nell’uso di una miscela di ossigeno e ozono per scopi terapeutici. Esistono diverse modalità di somministrazione dell’ozono a seconda della patologia da trattare.The American Cancer Society, considera l’ozonoterapia e l’esposizione a ozono inutili o dannose, e diverse revisioni sistematiche confermano l’assenza di evidenze sanitarie positive. Secondo altri punti di vista la validità scientifica di questa forma di terapia sarebbe controversa: se taluni ritengono che l’ozono abbia proprietà terapeutiche, altri ritengono che si tratti di una pratica non scientifica priva di effetti benefici. L’Istituto Superiore di sanità, rilevando la mancanza di dati qualitativamente e quantitativamente sufficienti a generare delle evidenze scientifiche, nel 2006 convocò una conferenza di consenso al fine di analizzarne i principali aspetti epidemiologici, economici e organizzativi del trattamento per lombosciatalgie da ernia discale. La stessa Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia fa rientrare tale pratica nell’alveo delle medicine non convenzionali per le quali deve essere doverosamente informato il paziente circa le riserve esistenti sulla asserita efficacia terapeutica. Secondo i sostenitori di questa tecnica si otterrebbero, nei casi di dorsopatia, risposte positive fino al 70-80% dei casi. Secondo ricercatori dell’Università di Siena la tecnica sfrutterebbe i seguenti meccanismi d’azione sul dolore:

  • L’attivazione del sistema antinocicettivo discendente.
  • Rilascio di endorfine, che bloccano la trasmissione del segnale nocivo al talamo e la corteccia cerebrale
  • Ipostimulatione con elevazione della soglia di attivazione, collegato alla degenerazione ossidativa dei nocicettori-C.
  • Simultanea stimolazione psicogena del sistema analgesico centrale indotta dalla iniezione di gas, in qualche modo a causa di un utile effetto placebo.
  • Localizzata ossigenazione e analgesia, importante in termini di rilassamento muscolare e vasodilatazione e riattivazione del metabolismo muscolare, favorendo l’ossidazione del lattato e la conseguente neutralizzazione dell’acidosi, inoltre si ottiene una maggiore sintesi di adenosina trifosfato (ATP) con riassorbimento del Ca2+ e infine un riassorbimento dell’edema. Inoltre, un ulteriore effetto analgesico può essere derivato dalla induzione di enzimi antiossidanti.

Prove su animali dimostrerebbero che l’iniezione di ossigeno decomprime l’ernia del disco con conseguente ritiro del disco, ciò con prove sufficienti sulla sicurezza del trattamento clinico. (Wikipedia)

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