Medicina interna ozonoterapia

Chi può fare l’ozonoterapia? esclusivamente un medico specialista in  Medicina interna ozonoterapia. sono molti gli specialisti che effettuano l‘ozonoterapia perché l’ozono può essere un  trattamento efficace in molte patologie.

L’ozonoterapia è molto utilizzata da specialisti in anestesia e terapia del dolore, da ortopedici e neurochirurghi, da ginecologi, fisiatri, otorinolaringoiatri o medici di medicina generale. come agisce l’ozono sull’ernia? l’ozonoterapia svolge la propria azione diversi livelli e in base alla tecnica di somministrazione. di seguito le principali vie di somministrazione per l’apparato muscolo scheletrico.

Nella iniezione intra discale la miscela di gas ossigeno ozono viene iniettata a livello del disco intervertebrale. l’ozono si scioglie nell’acqua interstiziale del disco e reagisce con le molecole presenti, generando principalmente acqua ossigenata (più genericamente ros). i ros reagiscono con i proteoglicani del nucleo polposo spezzando le loro lunghe catene e dando luogo a una progressiva riduzione dell’ernia discale.

Tale riduzione volumetrica dell’ernia abbassa la sensibilità assonale di matrice irritativa. l’ozono inoltre esercita una azione antinfiammatoria a livello dello spazio intra  foraminale che si associa alla riduzione dell’ernia, consentendo un miglioramento sintomatologico progressivo. 

iniezione intraforaminale con guida radiologica nell’iniezione intraforaminale guidata la miscela di gas ossigeno ozono viene iniettata a livello del cosiddetto forame di coniugazione, cioè esattamente il punto in cui nasce il nervo e dove risulta compresso dall’ernia.

il primo meccanismo d’azione è dovuto all’ozono che, nel muscolo, si dissolve nell’interstizio dando luogo alla formazione di composti denominati ros e lop, questi composti sono responsabili della stimolazione dei nocicettori c locali causando un dolore transitorio responsabile, dopo trattamenti ripetuti, dell’effetto antalgico di lunga durata.  l’azione antinfiammatoria è dovuta al fatto che la miscela di ossigeno-ozono favorisce l’eliminazione delle sostanze mediatrici del dolore e dell’infiammazione, come l’istamina, la serotonina, le prostaglandine e alcune citochine che determinano infiammazione.

I’ iniezione paravertebrale  nell’iniezione paravertebrale profonda la miscela di gas ossigeno ozono viene iniettata a livello dei muscoli paravertebrali. i meccanismi d’azione sono molto simili alla tecnica intraforaminale sebbene meno significativi a causa della maggiore distanza dal nervo e dall’ernia o comunque dal disco.

somministrazione intrarticolare  la somministrazione intrarticolare di ozono provoca solitamente un rapido sollievo del dolore artrosico, riduzione dell’edema periarticolare e ripristino della mobilità. esistono studi del meccanismo di azione dell’ozono durante somministrazione intrarticolare nel ginocchio. l’ozono si scioglie nel liquido sinoviale che contiene antiossidanti quali sod, gsh, vitamina e, pufa e proteine. si generano composti denominati ros e lop che sono responsabili di:

Una possibile inibizione del rilascio di enzimi proteolitici e di citochine proinfiammatorie; una induzione della proliferazione di condrociti e fibroblasti;  un rilascio della sintesi di enzimi antiossidanti (sod, gsh-p e catalasi) come risposta adattativa allo stress ossidativo cronico dell’artrosi;

Un rilascio di citochine immunosoppressive e antinfiammatorie quali il tgf beta1 e l’il-10 che modulano la sintesi di integrina e stimolano la sintesi di collageno e proteoglicani del dolore lombare supera il transitorio dolore durante la terapia, così il risultato sarà soddisfacente. quanto costa una seduta di ozonoterapia?  una seduta intraforaminale ha un costo medio di 250€ e si devono fare 3-4 infiltrazioni.

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L’ozonoterapia consiste nell’uso di una miscela di ossigeno e ozono per scopi terapeutici. Esistono diverse modalità di somministrazione dell’ozono a seconda della patologia da trattare.The American Cancer Society, considera l’ozonoterapia e l’esposizione a ozono inutili o dannose, e diverse revisioni sistematiche confermano l’assenza di evidenze sanitarie positive. Secondo altri punti di vista la validità scientifica di questa forma di terapia sarebbe controversa: se taluni ritengono che l’ozono abbia proprietà terapeutiche, altri ritengono che si tratti di una pratica non scientifica priva di effetti benefici. L’Istituto Superiore di sanità, rilevando la mancanza di dati qualitativamente e quantitativamente sufficienti a generare delle evidenze scientifiche, nel 2006 convocò una conferenza di consenso al fine di analizzarne i principali aspetti epidemiologici, economici e organizzativi del trattamento per lombosciatalgie da ernia discale. La stessa Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia fa rientrare tale pratica nell’alveo delle medicine non convenzionali per le quali deve essere doverosamente informato il paziente circa le riserve esistenti sulla asserita efficacia terapeutica. Secondo i sostenitori di questa tecnica si otterrebbero, nei casi di dorsopatia, risposte positive fino al 70-80% dei casi. Secondo ricercatori dell’Università di Siena la tecnica sfrutterebbe i seguenti meccanismi d’azione sul dolore:

  • L’attivazione del sistema antinocicettivo discendente.
  • Rilascio di endorfine, che bloccano la trasmissione del segnale nocivo al talamo e la corteccia cerebrale
  • Ipostimulatione con elevazione della soglia di attivazione, collegato alla degenerazione ossidativa dei nocicettori-C.
  • Simultanea stimolazione psicogena del sistema analgesico centrale indotta dalla iniezione di gas, in qualche modo a causa di un utile effetto placebo.
  • Localizzata ossigenazione e analgesia, importante in termini di rilassamento muscolare e vasodilatazione e riattivazione del metabolismo muscolare, favorendo l’ossidazione del lattato e la conseguente neutralizzazione dell’acidosi, inoltre si ottiene una maggiore sintesi di adenosina trifosfato (ATP) con riassorbimento del Ca2+ e infine un riassorbimento dell’edema. Inoltre, un ulteriore effetto analgesico può essere derivato dalla induzione di enzimi antiossidanti.

Prove su animali dimostrerebbero che l’iniezione di ossigeno decomprime l’ernia del disco con conseguente ritiro del disco, ciò con prove sufficienti sulla sicurezza del trattamento clinico. (Wikipedia)

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