Trattamento per insufficienza renale con ozonoterapia

Che cos’è l’insufficienza renale? Con il  Trattamento per insufficienza renale con ozonoterapia curiamo una  patologia molto seria che si verifica quando i reni non svolgono più le loro funzioni principali

Ripulire l’organismo dalle scorie, regolare l’equilibrio idro-salinico del sangue, produrre eritropoietina (ormone che regola la produzione di globuli rossi). Diabetici, ipertesi e anziani sono i “sorvegliati speciali” perché più a rischio di sviluppare una malattia renale. Insufficienza renale in Italia  Insufficienza renale in Italia

Un’indagine recente condotta dalla SIN, Società Italiana di Nefrologia (www.sin.it) ha evidenziato che la Malattia Renale Cronica (MRC), che è all’origine dell’insufficienza renale cronica, interessa il 7% nella popolazione italiana, ma può raggiungere un’incidenza del 50% in presenza di diabete, ipertensione arteriosa, obesità e dislipidemia (alterazione dei lipidi nel sangue).

Tuttavia, la diagnosi non è sempre facile, poiché spesso la malattia è presente in modo asintomatico. È dal suo terzo stadio in poi che la MRC può sfociare in insufficienza renale. I sintomi dell’insufficienza renale: come riconoscerla I segnali che non vanno mai sottovalutati e che possono indicare una Insufficienza Renale sono:  stanchezza costante e scarsa energia: quando i reni non funzionano più come dovrebbero si registra un incremento di scorie e tossine nel sangue. Da qui la difficoltà di concentrazione e la stanchezza cronica

Disturbi del sonno: apnea notturna e difficoltà ad addormentarsi sono comuni nei pazienti con ridotta funzionalità renale prurito e secchezza della pelle: quando i reni non svolgono più la loro funzione, le scorie provocano secchezza della pelle, disidratazione cronica. Tutto ciò provoca prurito anche costante minzione frequente: il continuo stimolo ad urinare, soprattutto notturno, è causato dal deterioramento della capacità di riassorbimento dei tubuli renali

Sangue nelle urine: i filtri dei reni danneggiati possono provocare perdite di sangue nelle urine gonfiore di piedi e caviglie  crampi muscolari  Tipi di Insufficienza Rena  L’Insufficienza Renale si distingue in:  Insufficienza Renale Acuta   Insufficienza Renale Cronica  Insufficienza Renale Acuta (o blocco renale)

Quando l’Insufficienza Renale si sviluppa rapidamente, da poche ore a pochi giorni, viene definita come “Acuta” ed è una condizione potenzialmente letale. Anche detta “blocco renale, generalmente, se riconosciuta e trattata adeguatamente, può essere reversibile.

È importante riconoscere tempestivamente i sintomi di una Insufficienza Renale Acuta per poter intervenire rapidamente: diminuzione del volume delle urine ritenzione idrica con gonfiore di gambe, caviglie o piedi sonnolenza e affaticamento fiato corto causato da un edema polmonare (accumulo di liquidi nei polmoni) confusione mentale convulsioni o coma nei casi più gravi

L’Insufficienza Renale Acuta può essere determinata da varie cause, a seconda del danno renale: diminuzione dell’apporto di sangue necessario ai reni per esplicare le proprie funzioni; emorragia; insufficienza cardiaca; shock circolatorio in corso di infezione o di reazione allergica a farmaci (chemioterapici, antibiotici, anti-infiammatori); insufficienza epatica; ipertensione;  infezioni batteriche;  vasculiti;  intossicazioni da sostanze chimiche o metalli pesanti mieloma multiplo

trombosi delle vene e delle arterie renali;  ostruzione delle vie urinarie;  ipertrofia prostatica benigna;  calcolosi renali;  tumori delle vie urinarie.  Insufficienza Renale Cronica Quando invece l’Insufficienza Renale si sviluppa lentamente e in modo progressivo (nel corso di mesi o anni), viene definita “Cronica”. Essa è una condizione irreversibile e i sintomi.

Link Utili:

L’ozonoterapia consiste nell’uso di una miscela di ossigeno e ozono per scopi terapeutici. Esistono diverse modalità di somministrazione dell’ozono a seconda della patologia da trattare.The American Cancer Society, considera l’ozonoterapia e l’esposizione a ozono inutili o dannose, e diverse revisioni sistematiche confermano l’assenza di evidenze sanitarie positive. Secondo altri punti di vista la validità scientifica di questa forma di terapia sarebbe controversa: se taluni ritengono che l’ozono abbia proprietà terapeutiche, altri ritengono che si tratti di una pratica non scientifica priva di effetti benefici. L’Istituto Superiore di sanità, rilevando la mancanza di dati qualitativamente e quantitativamente sufficienti a generare delle evidenze scientifiche, nel 2006 convocò una conferenza di consenso al fine di analizzarne i principali aspetti epidemiologici, economici e organizzativi del trattamento per lombosciatalgie da ernia discale. La stessa Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia fa rientrare tale pratica nell’alveo delle medicine non convenzionali per le quali deve essere doverosamente informato il paziente circa le riserve esistenti sulla asserita efficacia terapeutica. Secondo i sostenitori di questa tecnica si otterrebbero, nei casi di dorsopatia, risposte positive fino al 70-80% dei casi. Secondo ricercatori dell’Università di Siena la tecnica sfrutterebbe i seguenti meccanismi d’azione sul dolore:

  • L’attivazione del sistema antinocicettivo discendente.
  • Rilascio di endorfine, che bloccano la trasmissione del segnale nocivo al talamo e la corteccia cerebrale
  • Ipostimulatione con elevazione della soglia di attivazione, collegato alla degenerazione ossidativa dei nocicettori-C.
  • Simultanea stimolazione psicogena del sistema analgesico centrale indotta dalla iniezione di gas, in qualche modo a causa di un utile effetto placebo.
  • Localizzata ossigenazione e analgesia, importante in termini di rilassamento muscolare e vasodilatazione e riattivazione del metabolismo muscolare, favorendo l’ossidazione del lattato e la conseguente neutralizzazione dell’acidosi, inoltre si ottiene una maggiore sintesi di adenosina trifosfato (ATP) con riassorbimento del Ca2+ e infine un riassorbimento dell’edema. Inoltre, un ulteriore effetto analgesico può essere derivato dalla induzione di enzimi antiossidanti.

Prove su animali dimostrerebbero che l’iniezione di ossigeno decomprime l’ernia del disco con conseguente ritiro del disco, ciò con prove sufficienti sulla sicurezza del trattamento clinico. (Wikipedia)

Appuntamenti
Whatsapp
Email