L’ossigeno-ozonoterapia è un’ottima cura per i pazienti affetti da lombosciatalgia, lombocruralgia o cervicobrachialgia poiché ha azione antinfiammatoria e antidolorifica. Queste patologie sono spesso causate da problemi alla colonna vertebrale, trattate come l’ernia del disco o curate con Ozonoterapia protrusione discale
Coloro che soffrono di queste patologie avvertono forte dolore alla schiena che può raggiungere anche i glutei, le gambe, il collo e in alcuni casi anche le braccia e le dita della mano. Benefici dell’ozonoterapia Per le patologie della colonna vertebrale, l’ossigeno ozonoterapia viene somministrata tramite iniezioni intramuscolari paravertebrali in corrispondenza dell’ernia o della protrusione discale.
In genere sono necessarie circa 10 sedute per curare completamente l’ernia o la protrusione. A seconda dei casi le sedute possono essere effettuate una o due volte alla settimana. L’ozonoterapia non solo riduce il dolore ma comporta anche una riduzione del volume dell’ernia discale. In alcuni casi a supporto dell’ozonoterapia e per mantenere i risultati ottenuti possono essere consigliati alcuni cicli di fisioterapia.
Ozonoterapia: una cura sicura per il mal di schiena L’ozonoterapia è una cura per il mal di schiena sicura, naturale e pressoché priva di effetti collaterali. Proprio l’assenza di effetti collaterali viene consigliata a coloro che soffrono di ernia o protrusione discale.
Le proprietà di questa terapia e la sua efficacia riescono a evitare a molti pazienti di dover sottoporsi all’intervento chirurgico per la cura dell’ernia del disco. Sedute di ozonoterapia Le sedute di ozonoterapia possono essere effettuate nel nostro studio di Lugano.
Si tratta di una terapia poco dolorosa infatti il paziente avvertirà solo il fastidio legato all’iniezione e una sensazione di gonfiore alla schiena che però dura pochi minuti.
Dopo la terapia i pazienti possono riprendere immediatamente le loro attività quotidiane a patto di evitare di sollevare pesi o sottoporsi a sforzi che non gioverebbero alla condizione della loro schiena. L’ozono terapia per curare l’ernia del disco è una terapia che sfrutta le proprietà benefiche di una miscela composta da ossigeno e ozono per la cura di questa patologia.
Scopriamo insieme in cosa consiste questa terapia, le tecniche con cui viene attuata, i benefici e le controindicazioni. Curare l’ernia del disco con l’ozonoterapia Come anticipato prima, l’ozonoterapia è una miscela terapeutica composta da ozono e ossigeno per trattare numerosi disturbi.
Viene utilizzata in prevalenza per il trattamento di patologie alle articolazioni o alle ossa come ad esempio per curare l’ernia del disco.
L’ernia del disco è una condizione che si verifica quando si danneggiano i dischi intervertebrali e fuoriesce il materiale contenuto nel disco che va a comprimere le radici dei nervi spinali e provoca dolore per via dell’infiammazione in atto.
Tecniche di somministrazione dell’ozonoterapia per la cura dell’erania del disco L’ernia del disco può essere trattata efficacemente con l’ozono terapia tramite tre diverse tecniche d’intervento intraforaminale: tecnica che si esegue dopo aver effettuato una TAC o una radiografia, per individuare il punto esatto in cui introdurre l’ago, e prevede l’iniezione della miscela di ozonoterapia a livello della radice del nervo spinale e agisce direttamente sul processo infiammatorio.
Viene eseguita in anestesia locale ed ha un esito positivo in circa’85% dei casi. intradiscale: La miscela di ossigeno e ozono viene iniettata direttamente all’interno del disco intervertebrale per diminuire la compressione del disco stesso e ridurre il dolore. Anche in questo caso, l’ozonoterapia viene eseguita dopo aver effettuato una TAC. Risulta efficace in circa l’85% dei casi.
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L’ozonoterapia consiste nell’uso di una miscela di ossigeno e ozono per scopi terapeutici. Esistono diverse modalità di somministrazione dell’ozono a seconda della patologia da trattare.The American Cancer Society, considera l’ozonoterapia e l’esposizione a ozono inutili o dannose, e diverse revisioni sistematiche confermano l’assenza di evidenze sanitarie positive. Secondo altri punti di vista la validità scientifica di questa forma di terapia sarebbe controversa: se taluni ritengono che l’ozono abbia proprietà terapeutiche, altri ritengono che si tratti di una pratica non scientifica priva di effetti benefici. L’Istituto Superiore di sanità, rilevando la mancanza di dati qualitativamente e quantitativamente sufficienti a generare delle evidenze scientifiche, nel 2006 convocò una conferenza di consenso al fine di analizzarne i principali aspetti epidemiologici, economici e organizzativi del trattamento per lombosciatalgie da ernia discale. La stessa Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia fa rientrare tale pratica nell’alveo delle medicine non convenzionali per le quali deve essere doverosamente informato il paziente circa le riserve esistenti sulla asserita efficacia terapeutica. Secondo i sostenitori di questa tecnica si otterrebbero, nei casi di dorsopatia, risposte positive fino al 70-80% dei casi. Secondo ricercatori dell’Università di Siena la tecnica sfrutterebbe i seguenti meccanismi d’azione sul dolore:
- L’attivazione del sistema antinocicettivo discendente.
- Rilascio di endorfine, che bloccano la trasmissione del segnale nocivo al talamo e la corteccia cerebrale
- Ipostimulatione con elevazione della soglia di attivazione, collegato alla degenerazione ossidativa dei nocicettori-C.
- Simultanea stimolazione psicogena del sistema analgesico centrale indotta dalla iniezione di gas, in qualche modo a causa di un utile effetto placebo.
- Localizzata ossigenazione e analgesia, importante in termini di rilassamento muscolare e vasodilatazione e riattivazione del metabolismo muscolare, favorendo l’ossidazione del lattato e la conseguente neutralizzazione dell’acidosi, inoltre si ottiene una maggiore sintesi di adenosina trifosfato (ATP) con riassorbimento del Ca2+ e infine un riassorbimento dell’edema. Inoltre, un ulteriore effetto analgesico può essere derivato dalla induzione di enzimi antiossidanti.
Prove su animali dimostrerebbero che l’iniezione di ossigeno decomprime l’ernia del disco con conseguente ritiro del disco, ciò con prove sufficienti sulla sicurezza del trattamento clinico. (Wikipedia)